Arredamento

Interior designer: guida per come diventarlo senza laurea

Quella dell’interior designer, è una mansione per la quale non esiste un vero e proprio corso universitario e per cui non è necessaria una laurea nel campo dell’architettura.

 

Eppure si tratta di una professione interessante, che può offrire sbocchi reali a chiunque fosse in possesso di un diploma o di un corso che forniscano le basi necessarie per diventare arredatore.

 

Se arredare è la tua passione e vuoi trasformarlo anche nel tuo lavoro, ecco come fare per diventare un interior designer senza laurea.

 

Interior designer: chi è e quali conoscenze deve possedere

 

Sebbene, come abbiamo detto, il disegnatore di interni non necessiti di una laurea da architetto, sarebbe preferibile che avesse almeno qualche rudimento di architettura: la ragione è che spesso questo designer si ritrova davanti a piantine di abitazioni e stanze, con misure che devono combaciare perfettamente.

 

Conoscere le misure di un ambiente è il primo passo essenziale per arredarlo, ecco perché l’interior designer non è soltanto una persona che ha un occhio particolare per i trend e gli stili di arredamento, ma anche conoscenze tecniche.

 

Questo professionista conosce i materiali, i loro pro e i loro contro, oltre ad avere competenze sull’illuminazione. che può cambiare completamente una stanza.

 

Alcuni di questi designer ampliano continuamente il loro parterre di abilità, non solo tenendosi sempre informati tramite riviste, fiere ed eventi del settore, ma anche integrando materie alternative, che possono andare dal feng shui sino alla cromoterapia.

Ovviamente per informarsi usano anche la rete. Ad esempio un interior designer di Roma, tiene sott’occhio le migliori attività della sua zona, come Arredamenti Pignataro o altre.

 

Diventare interior designer

 

Gli studi necessari per diventare interior designer, possono essere svolti intraprendendo strade differenti.

 

Questa specifica facoltà esiste in alcune accademie di belle arti, ma si può anche studiare scegliendo un corso professionalizzante, sia in presenza che online.

 

Ne esistono moltissimi di diversa durata e prezzi, a seconda di ogni esigenza.

 

L’importante è capire qual’è il percorso più adatto a sé, scegliere una buona scuola e impegnarsi non solo nel conseguire il titolo, ma anche informandosi sul mondo del design a tutto tondo, così da entrare “nel vivo” di questo mondo.

 

Alcuni designer lavorano in proprio, promuovendosi online e sui social, altri lavorano in collaborazione con negozi e catene di arredamento, o all’interno di essi, per soddisfare eventuali richieste della clientela.

 

La maggior parte degli arredatori di interni, apprende l’insieme eterogeneo di abilità che contraddistinguono questa mansione presso un istituto privato, in un periodo che dura almeno due o tre anni (al fine di avere una conoscenza abbastanza approfondita).

 

In questo caso, si ricevono spesso anche nozioni di design del prodotto, in altre parole si imparano a disegnare oggetti e gli stessi mobili.

 

L’interior designer, però, è anche un esteta, perciò in teoria dovrebbe interessarsi al mondo dell’arte e alle sue sfaccettature.

 

Un settore più vasto di quanto si pensi

 

Ormai “interior design” sta diventando un termine generalista: l’aspirazione al bello e il desiderio di tante persone di avere un’abitazione curata in ogni sua parte, ha fatto fiorire una serie di specializzazioni molto interessanti in quest’area.

 

Si pensi per esempio al garden design, dedicato interamente alla progettazione e allo stile dei giardini, oppure dell’illuminotecnica, incentrata sulle luci, o ancora a quelli che si occupano della teoria dei colori.

 

Ci sono arredatori d’interni specializzati sui mobili di antiquariato, esperti perciò sulla storia dei mobili antichi e sul loro riconoscimento, ma anche coloro che si occupano di arredi artistici… le sfumature sono davvero numerose e sicuramente affascinanti, ma partono tutte dalla stessa base: la figura dell’interior designer.

 

Infatti, non esiste nessuno dei professionisti sopra citati che non padroneggi almeno i rudimenti dell’interior design.

 

Un ruolo che spesso e volentieri assume i contorni del libero professionista e che porta i migliori a guadagnare cifre di tutto rispetto.

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