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Lavoro in smart working: consigli per la giusta organizzazione e risparmio in casa

Il lavoro in smart working anche dopo il Covid-19 continua ad essere un’opzione apprezzata e utilizzata sia dalle grandi aziende sia dalle pubbliche amministrazioni.

Certo gli smart worker sono diminuiti rispetto al periodo della pandemia, ma all’incirca rimangono 4,71 milioni le persone che hanno scelto di lavorare da casa, anche solo in forma ibrida.

Secondo la ricerca condotta dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, saranno 4,38 milioni le persone che nel post pandemia continueranno a lavorare in smart working, in quanto un terzo dei dipendenti hanno rilevato un miglioramento del bilanciamento tra produttività e work life balance.

Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano la scelta di proseguire con lo smart working è motivata da alcuni benefici e vantaggi operativi che sono stati riscontrati sia dalle aziende sia dai lavoratori.

Lavoro in smart working: come gestirlo al meglio

Chi lavora in smart working e desidera continuare a farlo al 100% o in forma ibrida ha bisogno di gestire in modo ottimale lo spazio di lavoro in casa bilanciandolo al meglio con la propria vita privata.

In smart working l’equilibrio tra gli spazi di lavoro e l’ambiente domestico è stata una delle principali difficoltà sorte ad inizio pandemia. Ecco alcuni consigli per gestirlo al meglio!

Per la gestione del lavoro in smart working a casa, bisogna:

  1. Creare uno spazio per lo smart working dedicato: una scrivania in uno spazio illuminato della propria abitazione oppure in una stanza dove ricreare uno studio.
  2. Rendere vivace lo spazio intorno alla scrivania con complementi d’arredo, lampade, fiori e piante per migliorare la produttività del lavoro.
  3. Avere uno spazio per la documentazione professionale, facile da raggiungere e vicino alla scrivania
  4. Programmare e gestire bene i tempi, in base ai propri impegni, cercando di non superare più ore rispetto a quelle che si farebbero in ufficio.
  5. Impostare una routine quotidiana che preveda: il prendersi cura di sé, anche in termini di outfit, come se ci si dovesse recare nel luogo di lavoro ufficiale, diverso dalla propria abitazione, fare pause per il caffè o per sbrigare faccende personali, e appuntarsi gli obiettivi da raggiungere in un giorno.

 

Grazie a una buona organizzazione, lo smart working può essere una vera e propria risorsa per migliorare il bilanciamento tra vita privata e lavoro, raggiungere risultati ottimali su entrambi i fronti e un livello di benessere psico-fisico superiore.

Come gestire i consumi in casa?

Lo smart working, si sa, implica un maggior consumo di energia elettrica, acqua e gas. Trascorrendo più ore in casa e dovendo mantenere un clima e un’illuminazione ideale per lavorare, i consumi non possono che aumentare rispetto a quando si passano molte ore fuori casa.

La gestione dei consumi in casa però può essere ottimizzata. La soluzione migliore è in primo piano cercare la migliore offerta mercato luce per avere una tariffa vantaggiosa e che incida meno sui costi finali.

Oltre a una buona tariffa per la luce, bisogna anche ridurre gli sprechi e abbattere i consumi attraverso, per esempio, PC a basso consumo energetico, mantenendo una temperatura stabile in casa a seconda delle stagioni, lampade a LED, cercando di limitare l’uso della luce artificiale e di scegliere una postazione di lavoro in una zona ben illuminata.
Grazie a questi accorgimenti, anche lavorando in smart working si avrà la possibilità di contenere i consumi energetici casalinghi e le relative bollette.

 

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